Titolo Proprio: Ritratto di Alonso De Villegas
Autore: Pedro Angel
Soggetto: Alonso De Villegas
Collocazione: c. [6 v.]
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 61B2(VILLEGAS)
Datazione Certa: 1588
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 17 x 13
Tag: ritratto, autore , ecclesiastico,
Il ritratto dell’autore compare in ogni tomo dopo il prologo al lettore. Una nota informa che il ritratto è stato esplicitamente voluto dal Villegas e la sua realizzazione affidata a Pedro Angel, la nota esplicita la funzione del ritratto come firma, poiché essendo accertata la presenza di copie fraudolente del Flos Sanctorum, il Villegas cercava un modo per autenticare le proprie. Il ritratto, quindi, è un vero e proprio certificato di autenticità del libro. L’effige di Alfonso è racchiusa in un clipeo ovale in cui si legge: «Alfonsus De Villegas, Tolet, Theol, Vitarum Sanctorum, Scriptor Anniagens 49». La xilografia di Pedro Angel rispetta lo schema tradizionale dei ritratti di matrice spagnola dell’epoca: raffigurazione del mezzo busto comprensivo di mani, posizione del volto leggermente di profilo, lineamenti marcati. Si è cercato di ricostruire la provenienza del modello di questo ritratto. Le opzioni plausibili sono due. Si ipotizza, vista l’importanza di questa xilografia per il Villegas, che possa essere stato eseguito un ritratto dal vero, dal quale poi eseguire la matrice. Un’altra possibilità è che il modello per Angel possa essere stato un dipinto conservato al Prado, opera di un artista molto conosciuto a Toledo e versato nella ritrattistica: Blas de Prado. Il quadro in questione raffigura la sacra famiglia con i Santi Ildefonso, San Giovanni Evangelista e Alonso de Villegas. All’interno del dipinto, datato 1589, il Villegas, raffigurato in ginocchio con le mani giunte, è reso con maestria. Il Villegas è raffigurato come il classico donatore medievale, per questo motivo sicuramente la committenza fu la sua. All’interno dei volumi del Flos Sanctorum si dedica ampio spazio alla vita e opere di San Ildefonso, patrono di Toledo, a San Giovanni, primo protettore della Vergine e alla Vergine stessa alla quale si dedicherà un intero tomo. È plausibile che la commessa per questo dipinto fosse a scopo autocelebrativo. Confrontando le due immagini si evince la somiglianza e la possibilità che il modello fosse lo stesso, le immagini sono speculari, differiscono solamente per la posizione della testa. Essendo la pubblicazione del Flos Sanctorum precedente al dipinto in questione è probabile che Angel abbia eseguito un ritratto dal vero poi trasformato in matrice.
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