Due giovani donne con il capo coperto si abbracciano sul ciglio della porta aperta di una casa. All'interno della casa è visibile un'altra donna. L'incisione non è completamente leggibile ma è probabile che i segni che appaiono fuori dalla porta rappresentassero un'altra figura femminile. Si tratta della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta, entrambe le donne sono incinte. Nella scena della Visitazione le due cugine si abbracciano sull’uscio della casa di Elisabetta. Questo episodio è raccontato dal Vangelo di Luca (1, 36-56) e avviene in un clima gioioso e festoso. Nella sottoscansia esiste anche un'altra incisione che raffigura la Visitazione (12-13 [2] 4. 8) nella quale però le due donne si incontrano fuori dalla casa di Elisabetta e sono accompagnate dai rispettivi mariti. Federico Zuccari nel 1583 realizzò una Visitazione per la Cappella ducale nella Basilica di Loreto. Nell’affresco le due donne si incontrano sotto un porticato e sono accompagnate da Giuseppe e Zaccaria. La scena è affollata di persone che assistono incuriosite, mentre, in questa illustrazione c’è solo l’ancella. È possibile effettuare un confronto anche con la Visitazione di Federico Barocci realizzata per gli Oratoriani della Chiesa Nuova di Roma. Il dipinto venne allocato nella Cappella della Visitazione nel 1586. San Filippo Neri, fondatore dell’ordine degli Oratoriani, amava pregare davanti a questa immagine. La pala è considerata rivoluzionaria poiché unisce la concezione tardo manieristica, impostata sulle due figure che si abbracciano, ai caratteri di essenzialità e semplicità che erano amate da Filippo Neri e che erano in linea con le indicazioni tridentine. Inoltre, Emiliani ha riconosciuto nello scorcio paesaggistico che si intravede sullo sfondo della composizione un’architettura urbinate.

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