Descrizione:

Costretto ad indossare una corona di spine ed un manto rosso porpora, Cristo seduto viene colpito e deriso dai soldati romani del pretorio di Pilato. Due uomini lo colpiscono con delle lance, mentre un terzo, inginocchiato, gli consegna un ramo di una pianta, allusione ironica allo scettro del potere. In secondo piano compaiono altri soldati. La scena si svolge in un interno, rappresentato in maniera sommaria attraverso un muro intervallato da una porta centinata sullo sfondo. La rappresentazione è copia di un’incisione di Johann Sadeler I da Maarten de Vos, parte di una serie di quattordici incisioni dedicate alla Passione di Cristo. Al di sopra della scena sacra sono adagiate le figure dell’evangelista Matteo (affiancato dall’Angelo, suo attributo) e del profeta Isaia; entrambi reggono in mano un cartiglio, che riporta rispettivamente l’iscrizione “et plectentes coronam de spinis posuerunt Matt 27” (Matteo 27:29) e “Quia caput meum plenum rore can C. 5” (Canticum Canticorum 5:2). Nella parte inferiore dell’incisione, in una cornice ornata da quattro teste di angeli, si trova l’iscrizione latina “Noscito crudelis Dominum, nec cędito Regem./ Quamvis ludibrio cognitus ille tibi.”, mentre al di sotto dell’illustrazione è collocata la frase “En membra eximij Capitis confossus corona/ Dumis texta, sacer iam cruor inde fluit.”
L’incisione era già apparsa in una precedente pubblicazione di Bernardo Giunti, il Rosario della Sacratissima Vergine Maria. Raccolto dall’opere del R.P.F. Luigi di Granata dell’ordine dei Predicatori, con le Meditationi sopra il Pater noster (Venezia: Bernardo Giunti, 1587).

Bibliografia:

Nessuna immagine a confronto

1) Jan Sadeler I (da Maarten de Vos), Cristo con la Corona di Spine, 1582, incisione. Madrid, Accademia di San Fernando. : Cristo con indosso la corona di spine viene colpito e deriso dai soldati romani del pretorio di Pilato.
2) Maarten de Vos, Flagellazione di Cristo, 1546-1587, disegno su carta. Londra, British Museum. : Cristo con la corona di spine viene colpito e deriso dai soldati romani del pretorio di Pilato. Disegno preparatorio.