Descrizione:

Circondato da una nube luminosa, Cristo si erge sopra il Sepolcro con lo scettro nella mano sinistra ed il braccio destro sollevato. In primo piano, un soldato sdraiato si volta improvvisamente, sollevando il busto ed il volto dall’espressione stupita, per osservare l’evento. Un secondo soldato inginocchiato volge le spalle allo spettatore per osservare Cristo. La rappresentazione è una copia di un’incisione di Martino Rota, forse da un modello di Federico Zuccari, conservata al Rijksmuseum di Amsterdam. Un’altra copia della stampa, attribuita a Jan Sadeler, si trova all’Istituto centrale per la Grafica.
Sopra alla Resurrezione, San Marco con accanto l’angelo regge un cartiglio con l’iscrizione “Surrexit enim sicut dixit Matt.28” (Matteo 28:6), mentre su quello retto da Davide (riconoscibile per la cetra e la corona” è riportato un passo dai Salmi: “Et exurrexi, quia Dominus suscepit me Psal. 3” (Ps. 3:6). Nella parte inferiore, all’interno di una cornice appare l’iscrizione latina “Insanus miles, judeus insanior illo./ Me hoc saxo claudi, credere qui potuit.”. Sotto l’incisione appare una seconda frase latina: “Surrexit Mortis victor, saevique Tyranny;/Laetantur Coeli, Mundus, & Alma parens.
L’incisione era già apparsa in una precedente pubblicazione di Bernardo Giunti, il Rosario della Sacratissima Vergine Maria. Raccolto dall’opere del R.P.F. Luigi di Granata dell’ordine dei Predicatori, con le Meditationi sopra il Pater noster (Venezia: Bernardo Giunti, 1587).

Bibliografia:

Nessuna immagine a confronto

1) Martino Rota (da Federico Zuccari?), Resurrezione, 1580-1583, incisione. Amsterdam, Rijksmuseum.: Cristo si erge sopra il sepolcro con lo scettro nella mano sinistra mentre solleva il braccio destro. In primo piano, un soldato sdraiato volge lo sguardo verso l'alto, mentre più dietro un secondo soldato volge le spalle allo spettatore per osservare Cristo.