La xilografia raffigura il laccio χιֲσμὸς (chiasmós, che significa "disposizione a forma di chi", dal nome della ventiduesima lettera dell'alfabeto greco, detta chi (χ)) e come viene intrecciato.
Per questo tipo di laccio χιֲσμὸς si deve raddoppiare una cinghia, i cui due capi vanno tenuti con la mano sinistra; l’ansa, invece, va afferrata con la destra e ruotata in modo che i due capi assumano la forma della lettera X disposta al contrario. Da ciò prende nome il laccio chiamato chiastico (dal greco χιαστός «incrociato»). A questo punto, si sovrappone l’ansa sopra i capi incrociati a X, e uno dei capi, quello che sta sotto, va fatto passare attraverso il centro dell’ansa. In questo modo, si forma un nodo centrale ben visibile, mentre da un lato resta solo l’ansa, e dall’altro i due capi liberi (come si può vedere a destra). Questo tipo di laccio è utile quando è necessario esercitare trazione in modo diseguale.

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