L'autore conosce alcune varietà delle piante di papaveri, che riprende dal Dioscoride, delle quali ne descrive tre: la prima, che chiama sativa, corrisponde al papavero diffuso negli orti, con foglie lanceolate, fiori che vanno dal bianco al rosa e semi bianchi; il secondo papavero è detto 'niger' dal colore dei semi e gli scuri petali violacei; il terzo, detto 'erraticum', corrisponde al comune papavero dal fiore rosso, dalla breve durata, con foglie simili a quelle della cicoria. Note le proprietà sedative del lattice per la preparazione dell'Oppio che si ricava dai semi di una delle specie

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