La xilografia raffigura una ragnatela su di un albero con al centro un ragno enorme. L'autore, in questo capitolo, tratta della Rutela, un animale velenoso simile al ragno, particolarmente letale per le mosche. Secondo Galeno, ne esistono diverse specie, ognuna con caratteristiche fisiche differenti: alcune sono rosse e rotonde, altre bianche con il ventre diviso, altre ancora gialle e pelose. Il morso della Rutela provoca un dolore estremamente intenso, accompagnato da una violenta cefalea che porta all’insonnia e, infine, alla morte. Nella sezione "operationes" si forniscono rimedi per il morso di questo animale: il primo trattamento suggerito è l’applicazione di una pietra chiamata canis, che possiede proprietà di attrazione e suzione del veleno; si raccomanda la somministrazione di tyriaca, un potente antidoto. Inoltre, si consiglia di utilizzare bagni e immersioni in tinozze per alleviare il dolore. L’immersione deve essere interrotta appena i sintomi diminuiscono e ripetuta frequentemente, con bagni ogni ora per migliorare le condizioni del paziente.

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