Titolo Proprio: Seta, simultas e solifuga
Autore: Ignoto
Soggetto: Animali
Collocazione: c. 37r
Classificazione: Medicina
IconClass: 25F
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,3 x 5,3
Tag: seta, simultas, tarantola, animali

La xilografia raffigura due serpenti poco caratterizzati. Il testo, invece descrive tre animali. Il Seta, un ibrido tra un verme e un serpente,molto sottile, bianco, senza differenza tra le due estremità, non avendo una testa, ma strisciando in entrambe le direzioni. Nasce in acque stagnanti, ma non fetide, ed è così duro che a malapena può essere schiacciato con il piede. La Simulata, invece è un verme che si insinua nella testa di animali con corna (come gli arieti), facendoli muovere in modo irregolare o spingendoli ad attaccare gli altri e a impazzire. L'ultimo animale descritto, la Solifuga, è la tarantola. Solino afferma che in Sardegna non ci sono serpenti, ma ciò che in altri luoghi è chiamato serpente, in Sardegna è chiamato Solifuga, un animale che si muove furtivamente e, se qualcuno lo calpesta accidentalmente, causa un’infezione mortale. Il capitolo si conclude descrivento la cosiddetta erba sardonica, che cresce abbondantemente vicino alle fonti d’acqua. Se ingerita, contrae i nervi del volto e porta alla morte lasciando il viso del defunto con un’espressione simile a un sorriso (da cui deriverebbe il termine “riso sardonico”).
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