Titolo Proprio: Baco da seta [Bombex]
Autore: Ignoto
Soggetto: Baco da seta
Collocazione: c. 7v
Classificazione: Medicina
IconClass: 47H131
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,4 x 5,4
Tag: bombice , ferite infette, sbiancare denti, seta

La xilografia raffigura un baco da seta contenuto in un recipiente. Il baco da seta, è descritto come un animale straordinario per le sue qualità biologiche. Secondo Isidoro di Siviglia e Plinio il Vecchio, risulta essere un verme che genera fili serici simili alle tele dei ragni, da cui si ottiene la bombicina, seta destinata al lusso femminile. Il testo sottolinea che il nome stesso “bombex” deriva dal fatto che l’animale, durante la filatura, si spoglia del proprio involucro, lasciando solo aria nel bozzolo. Il baco di seta è originario dell' Assiria e della Cina (Choo), dove si credeva che il bombice nascesse spontaneamente da fiori caduti a terra e fermentati dal calore, in particolare su alberi come cipressi, terebinti, frassini e querce. I bruchi, inizialmente nudi, si ricoprono di peluria per resistere al freddo e producono poi un involucro protettivo filato con la bocca. Il testo pone inoltre attenzione al comportamento etologico dell’animale, descrivendo come si muova con costanza lungo i bordi del contenitore per produrre la lana serica, che può essere di colore dorato o bianco e poi tinta artificialmente. Dopo essersi avvolto in un bozzolo simile a un “centone” (coperta grezza), il bombice si trasforma in farfalla, e depone minuscoli semi che si conservano durante l’inverno. Il bombice è anche definito lanificus, ossia tessitore, e il suo prodotto, la seta, assume anche un valore medico-terapeutico: essa, infatti, veniva impiegata per curare piaghe putride tramite impiastri, per detergere e rafforzare i tessuti, nonché – se bruciata con vino – per trattare infezioni dentarie come la carie.
Immagine aderente
Bibliografia:
1) Hortus sanitatis, quatuor libris hæc quæ snbsequuntur complectens. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus. De piscibus & natatilibus. De gemmis & in ueuius terræ nascentibus. Omnia castigatibus, quam hactenus uidere licuit, id quod aequus lector ex collatione facile peruidere poterit. Appositus est index, ..., Argentorati, per Mathiam Apiarium, 1536 - (cc. 7v-8r)
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