Titolo Proprio: Usignolo e Ficedula [Philomela; Ficedula]
Autore: Ignoto
Soggetto: Uccello
Collocazione: c. 64r
Classificazione: Medicina
IconClass: 25F39(PHILOMELA); 25F39(FICEDULA)
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,4 x 5,4
Tag: canto, luscinia, fichi, melancoryphi

La philomena, identificata con l’usignolo, è descritta come un uccello di straordinaria capacità canora, capace di rallegrare l’ascoltatore con la sua modulazione musicale. Canta soprattutto in primavera, non in inverno, e la sua voce è considerata un dono divino. È detta "philomena" per l’unione dei termini greci “philos” (amore) e “mene” (deficienza), alludendo al fatto che si consuma nell’atto del cantare per amore. La descrizione insiste sulla varietà e complessità del suo canto: grave, acuto, vibrato, conciso o tortuoso. Dopo l'accoppiamento, perde la dolcezza della voce, come anche cambia il colore, secondo Plinio. La ficédula, invece, è un altro uccello che in autunno assume l’aspetto e il colore della philomena e si nutre di fichi, da cui trae il nome. Sono dette anche “melancoryphi”, uccelli malinconici, per via della mutazione autunnale e del legame con l’umore malinconico.
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Bibliografia:
1) Hortus sanitatis, quatuor libris hæc quæ snbsequuntur complectens. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus. De piscibus & natatilibus. De gemmis & in ueuius terræ nascentibus. Omnia castigatibus, quam hactenus uidere licuit, id quod aequus lector ex collatione facile peruidere poterit. Appositus est index, ..., Argentorati, per Mathiam Apiarium, 1536 - (c. 64r)
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