La xilografia raffigura un Koky, identificato con una specie di foca, ovvero un animale marino dotato di denti acuminati, di un corpo cartilagineo e di zampe deboli, su cui si sostiene a fatica quando cammina sulla terraferma. Esso possiede una piccola coda come quella dei cervi, ha reni simili a una vacca, quattro zampe articolate in cinque dita e un ventre privo di sangue, sebbene ne sia irrorato tutto il resto del corpo. Non essendo in grado di respirare sott’acqua, gli esemplari femmina di Koky sono soliti partorire sulla terra vicino il mare, dando alla luce in genere due o tre cuccioli per volta che, dopo dodici giorni, si avvicineranno progressivamente all’acqua seguendo la madre per abituarsi gradualmente all’ambiente marino. Il Koky, che allatta tramite le mammelle, produce un verso simile a quello del toro e, come quest’ultimo, è difficile da abbattere: motivi per cui nell’incisione esso viene rappresentato con una testa taurina dotata di corna.

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