Titolo Proprio: Lepri marine [Lepus Marinus]
Autore: Ignoto
Soggetto: Lepre marina
Identificativo: 48 [1] 18.335
Collocazione: c. 81v
Classificazione: Medicina
IconClass: 25F65(LEPRE MARINA)
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,2 x 5,1
Tag: lepri marine , animali , lepus marinus,

Descrizione:

L’incisione mostra due esemplari di Lepri Marine, animali estremamente velenosi che possono condurre alla morte sia l’uomo che gli altri animali. Esse, infatti, sono capaci di causare vomito o dissoluzione dello stomaco anche solo tramite il contatto, oltre che se ingerite o assunto come bevande. Il loro veleno è paragonato a quello dell’erba ruda e si ritiene che in India sia impossibile catturarle vive. Diversi sono i loro impieghi ad uso terapeutico: il sangue ha proprietà sbiancanti per i tessuti e, se fresco, è l’ideale per massaggiare i piedi colpiti da podagra, mentre, se mescolato con la sua bile e olio è utile per curare ulcere e infezioni cutanee. La Lepre Marina è inoltre impiegata sugli occhi per detergere la vista e per eliminare gli ingrossamenti ghiandolari. Il suo utilizzo più diffuso è legato all’ambito dei capelli e dei peli, infatti, le loro testa bruciata e unita al grasso d’orso a alla tiria ne favorisce la crescita in caso di alopecia; allo stesso tempo però, applicando direttamente sulla pelle un unguento a base di questo animale permette di rimuovere ogni forma di peluria, così come la cenere del Lepre Marino è usata per bloccare la crescita dei peli superflui sulle palpebre. Il suo tasso di tossicità è talmente alto da ritiene che, se una donna incinta lo guarda mentre soffre di nausea, esso è in grado di provocare un aborto spontaneo. Se assunto per via orale, invece, può causare difficoltà respiratorie; arrossamenti agli occhi; tosse secca con sangue; urina violacea; dolore addominale e vomito eccessivo; ittero; sudorazione maleodorante; sensazione di disgusto per il cibo; paura e allucinazioni legate ai pesci e sapore di muffa in bocca. Le migliori cure contro l’avvelenamento da lepre marino includono il latte di capra, d’asina e materno; sangue di granchio di fiume; riccio di mare arrostito ed erbe medicinali come la menta selvatica. In base al suo utilizzo, dunque, la Lepre Marina rappresenta un pericolo mortale o una risorsa medicinale. Un chiaro segnale di guarigione si ha quando il malato non ha più paura dei pesci e riesce a mangiarli nuovamente senza disgusto. In caso questo avvelenamento causi una grave ptisi bisogna assumere pesce d’acqua dolce appena pescato e caldo; sangue d’anatra; urina umana invecchiata e un trattamento mirato.

Note:

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Bibliografia:

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