Titolo Proprio: Phrygius e Phingites
Autore: Ignoto
Soggetto: Phrygius; Phingites
Identificativo: 48 [1] 18.496
Collocazione: c. 119r
Classificazione: Medicina
IconClass: 25D11
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,2 x 5,1
Tag: phrygius, phingites, Nerone, gemme

Descrizione:

L’incisione rappresenta un interno con al centro un tavolo su cui sono poggiati diversi strumenti come, ad esempio, una bilancia e una scatola caratterizzata da una iscrizione. Nel volume l’illustrazione è associata alla descrizione di Phrygius e Phingites. Il primo, che prende il nome dalla Frigia, suo luogo di origine, è un materiale molto pesante e di colore pallido che, dopo esser stato cosparso di vino, viene bruciato creando piccole fiammate fino a divenire rosso ed è utilizzato per tingere stoffe. Il secondo, chiamato anche Pietra della Cappadocia, è un lapideo simile al marmo, bianco, duro e traslucido, con venature dorate e particolarmente luminoso. Fu utilizzato da Nerone per costruire il Tempio dedicato alla fortuna.

Note:

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Bibliografia:
1) Hortus sanitatis, quatuor libris hæc quæ snbsequuntur complectens. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus. De piscibus & natatilibus. De gemmis & in ueuius terræ nascentibus. Omnia castigatibus, quam hactenus uidere licuit, id quod aequus lector ex collatione facile peruidere poterit. Appositus est index, ..., Argentorati, per Mathiam Apiarium, 1536 - (cc. 119r-119v)

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