Titolo Proprio: Dipsade [Dypsa]
Autore: Ignoto
Soggetto: Dipsade
Identificativo: 48 [1] 18.52
Collocazione: c 18r
Classificazione: Medicina
IconClass: 25F42(DIPSADE); 31EE233331
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,4 x 5,3
Tag: sete, serpente, situla, veleno

Descrizione:

La xilografia raffigura un gruppo di dipsadi che mordono un uomo su una gamba. La Dipsade è un tipo di serpente, appartenente al genere delle aspidi, noto in latino come siticula — nome che deriva dalla sua capacità di causare una sete mortale in chiunque venga morso. È così piccolo che si dice possa essere calpestato senza essere visto. Una volta che morde, provoca una sete ardente e inestinguibile, che porta la vittima a bere ininterrottamente fino alla morte, a meno che non si intervenga amputando la parte del corpo colpita dal morso. Secondo Avicenna, questo serpente può misurare circa quanto un palmo, ha numerose macchie nere sul corpo, una testa molto piccola e un collo grosso da cui parte il corpo, che va assottigliandosi fino alla coda. Per trattare gli effetti del suo morso, Avicenna consiglia, dopo i rimedi comuni, di far bere al paziente grandi quantità di olio per indurlo a vomitare, e successivamente di somministrare clisteri con sostanze che eliminano le feci e l’umidità, allo scopo di espellere le tossine.

Note:

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Bibliografia:
1) Hortus sanitatis, quatuor libris hæc quæ snbsequuntur complectens. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus. De piscibus & natatilibus. De gemmis & in ueuius terræ nascentibus. Omnia castigatibus, quam hactenus uidere licuit, id quod aequus lector ex collatione facile peruidere poterit. Appositus est index, ..., Argentorati, per Mathiam Apiarium, 1536 - (cc. 18r-18v)

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