Descrizione:

L’antiporta raffigura una illusoria architettura rinascimentale in cui, sopra un alto plinto, quattro colonne con capitelli corinzi sorreggono un frontone semicircolare spezzato. Alla sommità è posto lo stemma circolare del dedicatario, Vincenzo I Gonzaga Duca di Mantova e del Monferrato, inserito entro una cartella a cartouche decorata con il Toson d’oro, concesso al Duca da Carlo d’Aragona nel 1589, e sormontata dal cappello con corona ricevuto l’anno precedente da Papa Sisto V, dietro cui è posto un cartiglio con la scritta “fides”. Davanti alle due colonne anteriori figurano i due medici dell’antichità Ippocrate e Galeno posti di profilo uno di fronte all’altro e reggenti rispettivamente due libri e un libro. L'intera struttura incornicia le informazioni essenziali del volume: nome dell'autore, forma breve del titolo, nome del dedicatario. Nel basamento, entro due cartelle di forma ovale, le due iscrizioni “divinus Hippocrates, cous” e “Sapientissimus Galenus pergamenus” identificano i personaggi. Nella parte centrale rientrante del basamento, entro una cartella a cartouche, è riconoscibile l’iconografia di Tobia e l’arcangelo Raffaele. L’episodio biblico raffigurato richiama la marca tipografica dello stampatore Gaspare Bindoni, visibile nel frontespizio del testo stesso. Tale iconografia era particolarmente cara al Duca Francesco Maria II della Rovere, riscontrabile in diverse opere da lui commissionate.

Bibliografia:
1) R. Tamalio, Gonzaga, Vincenzo I, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 99, 2020 - (-)
2) M. Moretti, Una copia dell'Angelo Raffaele e Tobia di Tiziano attribuita al Padovanino nella guardaroba di Francesco Maria II della Rovere, in Storia dell'arte, n. 135, 2013 - (pp. 18-31)

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