La xilografia mostra quattro tipologie di pietre preziose di varie dimensioni, forma tondeggiante e numerate: al numero uno vi è una corniola, incisa da Gerolamo Cardano, con un albero nel mezzo e la luna, in alto a destra, raffigurata durante un'eclissi. Cardano fu medico, matematico, filosofo, illusionista e astrologo. Contrassegnata con il numero due, si tratta invece di una gemma alettoria, di forma sferica, presenta delle convessità sulla superficie, Gesner la descrive bianca, purissima e traslucida e informa il lettore di averla ricevuta in dono da "Dominicus Mothesaurus". Di dimensioni notevolmente inferiori sono invece le pietre raffigurate con i numeri tre e quattro: si tratta di lapilli di pietra chelidonia, dalla forma simile a quella di una lenticchia, ma con una base piatta, e rinvenuti presso la città di Grenoble, in Francia. L'autore ci informa che questa pietra è molto usata per curare gli occhi e rallentare il sopraggiungere delle cataratte.

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