L'incisione raffigura quattro datteri di diversa specie e forma. Al numero uno vi è una varietà di dattero, chiamato da Gesner "balanus", di forma ovale-cilindrica e di dimensioni esigue; l'autore informa che l'esemplare raffigurato è una femmina. Al numero due, un dattero maschio, con la stessa forma, ma di dimensioni notevolmente maggiori. contrassegnato con il numero tre, un'altra varietà di dattero identica alla precedente, se non per delle venature che tagliano longitudinalmente tutta la superficie del frutto. Al quarto punto, invece un dattero di forma allungata e fossilizzato. L'autore nel descrivere la xilografia cita gli scrittori classici che hanno studiato la palma e i suoi frutti: Teofrasto, Erodoto, Galeno, Strabone e Plinio il Vecchio, e gli usi più comuni della pianta e dei sui frutti, dedicando una lunga parentesi ai farmaci ricavati dai datteri e dalle foglie di palma.

La raccolta contiene testi di vari autori. Questa illustrazione è collocata nel libro: (Conradus Gesnerus) De Rervm Fossilivm, lapidvm et gemmarvm maxime, figuris & similitudinibus Liber: non solum Medicis, sed omnibus rerum Naturae ac Philologiae studiosis, vtilis & iucundus futurus. Cum gratia & priuilegio S. Caes. Maiestatis ad annos VII. Tiguri MDLXV

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