Si tratta della prima immagine, propedeutica, come spiega l'autore, alle altre in quanto mostra la corretta postura che ogni giovane cavaliere dovrebbe assumere prima di tutto nel camminare: schiena dritta, braccia rilasciate lungo i fianchi, piedi leggermente sfalsati con le punte rivolte verso l'esterno. Il giovane è elegantemente vestito con braghe larghe che lasciano scoperto il ginocchio, un farsetto guarnito da una gorgiera e un berretto piumato, ai piedi scarpine che si indovinano morbide, atte ad eseguire passi di danza. I disegni geometrici regolari del pavimento della sala suggeriscono un loro utilizzo a fini didattici, come possibili riferimenti per un più facile apprendimento dei passi di danza.
La composizione è delimitata da una cornice, arricchita sui lati lunghi dalle immagini di due erme, mentre al centro dei lati corti sono collocate due teste di leone. Ai piedi della figura si leggono le firme di Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, ideatore dell'immagine, e di Leone Pallavicino, incisore. La maggior parte delle immagini successive riporta questa stessa cornice, così come analoga l'ambiente in cui è collocata l'immagine.

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