L’immagine, con scopo descrittivo e didattico, rappresenta il processo di separazione e affinamento dei metalli, in particolare la descrizione, forse la prima presente in un’opera di metallurgia, del metodo di amalgamazione con il mercurio applicato alla metallurgia dell’argento. L’adepto, rappresentato nella xilografia, è intento a macinare a mano con unmortaio il minerale o gli scarti di lavorazione in un vaso apposito per frantumarlo e amalgamarlo con il mercurio, dal quale l’argento viene successivamente recuperato, sottoponendo l’amalgama prima a filtraggio, attraverso una borsa di cuoio, e poi all’evaporazione. Sullo sfondo sono visibili altri utensili quali cassettoni e mensole con vasetti e recipienti per contere il prodotto. Particolarmente dettagliata nel testo è la descrizione del processo di coppellazione, solitamente utilizzato per il saggio, applicato all’estrazione dell’argento dai minerali di rame argentifero. Questa tecnica, che sembra essere originaria della Sassonia, prevedeva inoltre l’impiego di coppelle fino a tre metri di diametro (cenneracci) con abbinato un impianto soffiante per favorire l’ossidazione del piombo.

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