Titolo Proprio: Strumenti di lavoro
Autore: Ignoto
Identificativo: 50 [19] 22.2
Collocazione: p. [XV] v.
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 47D8; 47D8
Datazione Certa: 1558
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 5,1 x 10,2
Tag: strumenti, minerali, alchimia, pirotecnica

Descrizione:

L’immagine, con scopo descrittivo, mostra una serie di strumenti utilizzati dai cavatori per estrarre i minerali, sono poggiati a terra scalpelli, martelli, zappe e vanghe accompagnate da carretti ferrati con o senza ruote, paglia e cestini, sacchi di pelle cruda, utili al trasporto delle materie prime o degli strumenti verso la cava. Nel testo che circonda la figura, di cui essa è quindi la trasposizione visiva, l’autore spiega come questi strumenti siano adatti ognuno ad un terreno o ad una miniera di diversa natura e questo è il motivo della loro copiosità, letteralmente: «Forma dei ferramenta bisogna variar, per effer differenza hauendo a cauar quelle che si trouano in marmi, o in trauertini, in albazzani, in colomino e simili pietre». In particolare per cavare le pietre più dure Biringuccio elenca «li strumenti» gagliardi e potenti come «grosse mazze», «zappe di ferro», «longhe e grosse verghe da folleuare», «zapponi forti», «picchi», «pontaroli con manichi e senza di acciaio fino e forte tempra per cavare e rompere i sassi». Gli altri strumenti sono destinati alle pietre più tenere ed essendo più comuni sono elencati rapidamente come «martelli», «zappe», «zapponcelli», «badili».


Bibliografia:

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