Titolo Proprio: Adepto intento a saldare le campane spesse
Autore: Ignoto
Identificativo: 50 [19] 22.37
Collocazione: c. [100] v.
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 46E521, 47C437
Datazione Certa: 1558
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 5,2 x 10,4
Tag: campane, alchimia, pirotecnica,

Descrizione:

La xilografia, da valore descrittivo, mostra una fornace che si sviluppa in un andamento curvilineo e un adepto intento a saldare una campana per renderla spessa e resistente a «le percosse del troppo gran battaglio». Biringuccio si sofferma sull’importanza di rinforzare la parte interna della campana con tre o quattro verghette di ferro per poi ricuocerla nuovamente stuccando ogni estremo con la «terra molle». In questo modo la campana è pronta per essere riempita in tutto il vano con «terra trita alquato humida ben calcata» e poi messa in una fossa così «accocia a iacere sotterrata lasciando solo scoperta la sfenditura sopra della quale si adatta una manica che prenda le fiamme da una fornacetta». Le fiamme non solo scalderanno la campana ma la mollificheranno grazie alla «volticula» o «spiraculo» presente sopra la fenditura dal quale vengono fatte uscire le fiamme. A questo punto Biringuccio evidenzia un altro passaggio fondamentale ossia quello che consiste nel prelevare una parte del metallo molle e fuso in un crogiuolo o in una cazzetta e gettarlo sopra la campana creando in questo modo due strati di metallo da lasciar scaldare per poi procedere con il raffreddamento «à poco à poco» e così «fredda trouarete la vostra campana sfalda».


Bibliografia:

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