L’immagine ha un intento didattico e mostra una fornace con fumo e un adepto che sale in alternanza, con entrambi i piedi, prima su uno e poi su l’altro mantice per permettere, grazie al suo peso, che essi comincino a muoversi e ad emettere il vento necessario per fondere la materia che si vuole all’interno della fornace. Biringuccio descrive quindi un'altra soluzione ingegneristica, sempre all’interno del capitolo dedicato alle ventole, ma questa volta aggiunge altri elementi, oltre alla forza-peso dell’adepto è infatti indispensabile anche un pezzo di «canapetto o altra cosa che sia sopra alli mantici [...] al quale sia legato un legno trauerso, che tali maestri l’usano di chiamar glogo».

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