Titolo Proprio: Girandole con fiamme e luminarie
Autore: Ignoto
Identificativo: 50 [19] 22.84
Collocazione: c. [166] v.
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 43AA44
Datazione Certa: 1558
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 5,2 x 10,4
Tag: girandole, luminarie, alchimia, pirotecnica

Descrizione:

L’immagine ha un valore descrittivo e mostra due oggetti infuocati e illuminati dette girandole o luminarie appese ad uno spago che facevano parte del corredo per i festeggiamenti in città detti «allegrezze pubbliche», insieme a fuochi d’artifico e altri giochi pirotecnici descritti da Biringuccio e tipici in particolar modo della Toscana. In questo caso vediamo due esempi di girandole, quella a destra è spenta mentre quella a sinistra è ricca di zampilli infuocati che fuoriescono dall’oggetto, decorato da angeli con stendardo, come «una grande stella che contiene molti razzi». Nasce spontaneamente un confronto con lo spettacolo pirotecnico noto come Girandola che troviamo riprodotto in stampe o incisioni del passato come in quella del 1624 di Giacomo Lauro conservata in Palazzo Braschi a Roma. Questi spettacolari fuochi artificiali furono messi in scena a Castel Sant’Angelo, soprattutto partire dalla prima metà del Cinquecento, quando il gioco pirotecnico venne reso celebre dall’intervento, per il festeggiamento dei santi Pietro e Paolo, di Michelangelo Buonarroti che lavorava presso Papa Giulio II e in seguito dal Bernini, ma che venne introdotto molto prima a Roma per volontà di Papa Sisto IV nel 1481 con lo scopo di celebrare eventi e festività religiose.


Bibliografia:

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