Titolo Proprio: Aghi per saggiare l'oro graduati su ventiquattro carati
Autore: Ignoto
Collocazione: Libro 1, p. 54
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 48C34 25D13(GOLD)
Datazione Certa: 1591
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 7 x 11,8
Tag: oro, saggiatura, aghi, carati
La xilografia ha uno scopo descrittivo e didattico; rappresenta gli aghi utilizzati per saggiare la composizione e la purezza dell’argento o, come in questo caso, dell’oro. Si tratta di lamine composte dalla mescolanza dei due metalli in gradazioni diverse; ne esistevano numerose tipi, dei quali l’autore ne considera solo tre, ritenendoli sufficienti per lo scopo. Nell’immagine corrente il modello è quello degli aghi graduati su ventiquattro carati, come indicato dai numeri impressi sulle lamine. L'oggetto d'oro che si voleva saggiare veniva strofinato su una pietra e poi si confrontava il segno lasciato da quello con i segni prodotti dai 24 aghi la cui composizione di oro e argento era inversamente proporzionale, per cui il ventiquattresimo ago era d’oro puro ed infatti 24 carati sono ancora oggi la misura dell’oro finissimo.
G. Agricola nel "De re metallica", utilizza il termine "caratie" riferite alle piccole verghe utilizzate per saggiare l’oro, delle quali menziona quattro tipologie in base alla composizione del metalli.
Bibliografia:
1) Budel, Rene, De monetis, et re numaria, libri duo: quorum primus artem cudendae monetae: secundus vero quaestionum monetariarum decisiones continet. His accesserunt Tractatus varii atque vtiles, necnon consilia, singularesque additione tam veterum, quàm neotericorum authorum, qui de monetis, earundemque valore, liga, pondere ... scripserunt ... Authore et collectore clariss. viro Renero Budelio Ruremundano ... , Coloniae Agrippinae, apud Ioannem Gymnicum, sub Monocerote, 1591 - (p. 54)
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