Titolo Proprio: Masse campione per la pesatura dell’argento
Autore: Ignoto
Collocazione: Libro 1, p. 39
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 46B3312 25D13(SILVER)
Datazione Certa: 1591
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 5 x 12,5
Tag: pesi, argento, denari, grani
Nell’immagine, con scopo descrittivo, sono raffigurate cinque particole di forma quadrangolare e di diversa grandezza che venivano utilizzate come masse campione per la pesatura dell’argento. D’argento anch'esse nella maggior parte dei casi, potevano essere fatte anche di bronzo o di altro materiale e variare nella forma. Erano utilizzate per quella che veniva chiamata “l’arte di provare l’oro e l’argento”, ossia verificare la quantità di metallo prezioso contenuta in ogni moneta e la qualità della lega. Ricordata da Plinio il Vecchio nella "Naturalis historia" (lib.33, par. 31), quest'arte era materia di studio insegnata nella scuola appositamente istituita da Marco Mario Gratidiano.
L’autore descrive a p.40 il processo di saggiatura del metallo che si articolava in tre fasi principali: pesatura della massa campione insieme alla marca da analizzare; depurazione del metallo attraverso la prova del fuoco o dell’acqua; prova di pesatura finale. Le cinque masse monetali raffigurate nella parte superiore dell’immagine designavano i dodici denari i quali, date le numerose variazioni del rapporto tra oro e argento, venivano utilizzate come una sorta di misura di riferimento e confrontate con l’unità di massa dei grani rappresentati nella fila inferiore (ogni denaro constava di 24 grani). Su ogni massa campione è impresso un numero: dodici sulla maggiore, poi sei, tre, due e uno, con i quali veniva indicato quanti denari d’argento puro vi fossero in una marca del medesimo materiale.
Bibliografia:
1) Budel, Rene, De monetis, et re numaria, libri duo: quorum primus artem cudendae monetae: secundus vero quaestionum monetariarum decisiones continet. His accesserunt Tractatus varii atque vtiles, necnon consilia, singularesque additione tam veterum, quàm neotericorum authorum, qui de monetis, earundemque valore, liga, pondere ... scripserunt ... Authore et collectore clariss. viro Renero Budelio Ruremundano ... , Coloniae Agrippinae, apud Ioannem Gymnicum, sub Monocerote, 1591 - (p. 39)
2) Martello, Tullio, La moneta e gli errori che corrono intorno ad essa, Firenze, Successori Le Monnier, 1883 - (p. 50)
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