Titolo Proprio: Varie tecniche di uccellagione
Autore: Nicolas Perrey
Soggetto: Tecniche di uccellagione
Identificativo: 50 [7] 5.10
Collocazione: p. 257
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 43C1113
Datazione Stimata: 1626
Tecnica: Calcografia
Tecnica calcografica: Bulino
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 17 x 11,5
Tag: caccia, uccellagione, trappola , uccelli

Descrizione:

I due uomini rappresentati in primo piano sono intenti ad usare lo strascino, una rete per prendere vivi gli uccelli soliti dormire al suolo, come quaglie e gallinacci. I cacciatori potevano agire indisturbati approfittando del sonno degli uccelli ed intrappolarli coprendoli con la rete. Il cane aveva il ruolo di trovare gli uccelli e poi, una volta che questi fossero finiti sotto la rete, immobilizzarli.
Più indietro una grande rete per far impigliare gli uccelli è tesa tra due brani di vegetazione cespugliosa. Uno dei due uomini a destra é intento a innalzare una gruccia con lo zimbello, un uccello morto o posticcio che serviva ad attirare ii volatili alle postazioni di cattura. Alla sinistra della rete ci sono altri due uccellatori, anche loro intenti in questa cattura.
Sul fondo, a sinistra, dalla sommità di un albero svetta un piccione domestico legato ad un’asticella a sua volta collegata col suolo da una corda. L’ estremità della corda è tenuta dall’uccellatore al suolo nascosto in un casottino, che tirando la corda poteva indurre il piccione al movimento attirando i suoi simili. Questi, sarebbero poi rimasti invischiati nei bastoncini disposti sull’albero e sarebbero caduti a terra. La tecnica era usata per la cattura di tordi e colombe. Questo tipo di caccia richiedeva la partecipazione di più persone e probabilmente l’uomo sul lato opposto della composizione, a destra, che sembra proprio intento a recarsi nei pressi dell’albero, è compartecipe di questa scena in cui potrebbe svolgere il compito di raccoglitore degli uccelli ormai invischiati e caduti al suolo.
Dietro l’albero, su entrambi i lati, altre trappole per uccellare.
Sul lato destro invece ci sono due alti pali pieni di gabbiette usate per contenere uccelli ammaestrati che fungessero da richiamo, oppure per imprigionare, ad esempio, gli usignoli: usando il richiamo per avvicinarlo e una camola all’interno della gabbia per catturarlo.


Bibliografia:
1) Raimondi, Eugenio, Delle caccie libri quattro aggiuntovi 'n questa nuova 'mpressione il quinto libro della villa, in Napoli, per Lazzaro Scoriggio, 1626. - (322-325)
2) Raimondi, Eugenio, Delle caccie libri quattro aggiuntovi 'n questa nuova 'mpressione il quinto libro della villa, in Napoli, per Lazzaro Scoriggio, 1626. - (258-261, 279-280, 301, 319-320)

Immagini Interne a confronto

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Immagini Esterne a confronto

1) Antonio Tempesta, Tecniche di uccellagione con le reti: Olina G. P., Uccelliera, ouuero discorso della natura e proprietà di diuersi uccelli e in particolare di que’ che cantano, con il modo di prendergli, conoscergli, allevarli e mantenergli, Roma 1622, c. 51v.