Titolo Proprio: Varie trappole per uccellagione
Autore: Nicolas Perrey
Soggetto: Tecniche di caccia
Collocazione: p. 284
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 43C1113; 43C13
Datazione Stimata: 1626
Tecnica: Calcografia
Tecnica calcografica: Bulino
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 17 x 11,5
Tag: caccia, uccelli, uccellagione, trappole
In basso un nutrito gruppo di uccelli è intento a beccare a terra mentre poco più in la, a destra, si vede una trappola pronta a scattare. Dovrebbe trattarsi di un archetto: azionato dalla vittima attratta da bacche collocate al suo interno. La malcapitata preda, faceva scattare la corda che così le imprigionava le zampe.
A sinistra un uccello sta cacciandosi in una delle trappole con i lacci che funzionavano come dei nodi scorsoi.
Poco più in alto si distingue un’altra trappola da uccellagione, il paretaio. Questo funzionava con due reti rettangolari che, azionate tramite il tiro di una fune, si chiudevano imprigionando gli uccelli. Le funi venivano manovrate da un uomo nascosto dentro un capannino di frasche. Qui è in forma tondeggiante ed visibile al convergere delle funi.
Accanto, a destra, un’uccellatore pratica un’altra tecnica di presa. Si legavano alle zampe di uccelli addestrati, delle cordicelle intrise di una sostanza appiccicosa, con cui imprigionava i suoi simili in volo. Nell’incisione infatti, si vedono degli uccelli in volo, legati ad altri tramite una corda. L’uomo intanto, sta usando una fascina di frasche per colpire gli uccelli ormai caduti al suolo.
Sul fondo, in cima ad una collina, si vede un boschetto, ossia un luogo appositamente predisposto con della vegetazione, perché fosse accogliente per gli uccelli che però vi restavano intrappolati. Questo brano narrativo sembra di nuovo desunto dal Tempesta in un’incisione presente nell'Uccelliera di Olina.
Bibliografia:
1) Olina Giovanni, Pietro, Uccelliera, ovvero discorso della natura e proprietà di diversi uccelli e in particolare di que' che cantano, con il modo di prendergli, conoscergli, allevarli e mantenergli e con le figure cavate dal vero, e diligentemente intagliate in rame dal Tempesta e dal Villamena. Opera di Gio. Pietro Olina Nouarese ..., in Roma, appresso Andrea Fei, 1622. - (cc. 19v-21r, 61r-63v)
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