Titolo Proprio: Tecniche di pesca
Autore: Nicolas Perrey
Soggetto: Tecniche di pesca
Collocazione: p. 334
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 43C12; 43C128
Datazione Stimata: 1626
Tecnica: Calcografia
Tecnica calcografica: Bulino
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 17 x 11,5
Tag: pesca, pescatori, pesci, barche
In primo piano due uomini sono impegnati in una pesca notturna. Ciascuno dei due è su uno scoglio e uno è a piedi nudi e regge una lanterna con la quale illumina verso l’acqua, l’altro raccoglie i pesci con il guadino.
A destra, due uomini immersi nell’acqua fino al bacino, avanzano verso il fondo con delle lunghe aste. Si direbbe che stiano pescando un un retino, un’altra ipotesi è che stiano usando una la rete a strascico.
Relativamente alla barca, il momento rappresentato è quello in cui si ritira la rete per raccogliere il pescato. Un pescatore infatti è indaffarato in questo compito mentre uno a destra colpisce lo scoglio con un martello, probabilmente per indurre i pesci nella rete. Se ne distinguono tre emergere a pelo d’acqua. Sullo stesso scoglio un uomo tiene un vaso in mano, forse contenete esche. A bordo della barca l’uomo con il remo è rivolto verso quello a prua che sta calando in acqua una rete a cestello: la nassa.
Sullo sfondo si distingue un uomo intento a pescare con la bacchetta cioè la canna da pesca. Poco più in là, lungo la riva di questo specchio d’acqua, due edifici contigui, a pelo d’acqua.
Questa composizione condensa diverse invenzioni di Stradano desunte dalle tavole del Venationes: i tre personaggi in barca provengono da quelli della tavola 94, i due pescatori che avanzano verso il fondo provengono da quelli delle tavole 96 e 98, i due personaggi sullo scoglio derivano dalla tavola 99, i due uomini in primo piano provengono dalla tavola 100. I temi di queste tavole (Pesca con le reti, Pesca con il retino, Pesca con le reti a strascico, Pesca col martello e col retino, Pesca notturna con lampade) sono scarsamente trattati nel testo, probabilmente Perrey condensando in questa unica raffigurazione tre diversi tipi di pesca, intendeva realizzare una sorta di allegoria di questa arte, un’immagine emblematica ma non descrittiva del testo.
Bibliografia:
1) Baroni Vannucci, Alessandra, Jan Van Der Straet detto Giovanni Stradano, flandrus Pictor et inventor, Roma 1997. - (371-374, 387-388)
2) Raimondi, Eugenio, Delle caccie libri quattro aggiuntovi 'n questa nuova 'mpressione il quinto libro della villa, in Napoli, per Lazzaro Scoriggio, 1626. - (335-347, 352-353)
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2) Jan Van Der Straet, Pesca con retino: Venationes Ferarum, Avium, Piscium, Pugnae Bestiarium & mutuae bestiarium depictae a Joanne Stradano, Anversa, Philip Galle, 1578, tav. 96.
3) Jan Van Der Straet, Pesca di fondale: Venationes Ferarum, Avium, Piscium, Pugnae Bestiarium & mutuae bestiarium depictae a Joanne Stradano, Anversa, Philip Galle, 1578, tav. 98.
4) Jan Van Der Straet, Pesca con il martello: Venationes Ferarum, Avium, Piscium, Pugnae Bestiarium & mutuae bestiarium depictae a Joanne Stradano, Anversa, Philip Galle, 1578, tav. 99