Titolo Proprio: Due rapaci
Autore: Ignoto
Soggetto: Rapace
Collocazione: p. 20
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 25F3(+1); 25H1121; 25G3
Datazione Certa: 1626
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 4,2 x 5,5
Tag: Rapaci, Uccelli , rigurgito,
L’incisione mostra due grandi uccelli, uno sull’albero che emerge dal bordo della composizione a sinistra, l’altro sul picco roccioso al centro, si direbbero in atto di rimettere. La scena è ambientata in un brullo paesaggio montagnoso.
Alciati fornisce una chiave di lettura per l’immagine del rapace che vomita le sue viscere. L’autore scrive che l'animale vomita il frutto di un furto e viene redarguito dalla madre: “E perche piangi? E come creder potrai viscere tue; che vivendo di furto, e di rapina, mangi, e vomiti sol le cose altrui?”. Il motto che accompagna l’Emblema ne sintetizza il significato “Le Cose Malamente acquistate, Malamente svaniscono”.
L’immagine illustra il capitolo sugli sparvieri, ma poiché il testo relativo consta del solo elenco delle varie tipologie di questa specie e nulla sembra legarlo all’immagine, anche in questo caso essa è meramente decorativa, seppur insignita del significato allegorico di cui sopra.
Bibliografia:
1) Alciati, Andrea, Emblemi di Andrea Alciato huomo chiarissimo dal latino nel volgare italiano ridotti, Padova, per P. P. Tozzi, 1626. - (190-191)
2) Giorgi, Federico, Libro di M. Federico Giorgio, del modo di conoscere i buoni falconi, astori, e sparauieri, di farli, di gouernarli, & medicarli, con vna aggiunta nel fine della medesima materia, in Brescia, appresso Pietro Maria Marchetto, 1607. - (19-21)
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