Titolo Proprio: Difendersi da una stoccata e ferire con spada e pugnale
Autore: Odoardo Fialetti
Identificativo: 50 [8] 7.23
Collocazione: p. 52
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 45C13(SWORD): 31A(+3): 33B2: 31EE234631: 31A22611: 45C13(DAGGER)
Datazione Certa: 1605
Tecnica: Calcografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 12 x 22
Tag: scherma, spada , spadaccino,

Descrizione:

L’autore esordisce nella spiegazione di questa posizione dicendo che «[…] bisogna […] stare in passo giusto, forte, tenendo l’armi pronte per parare, e ferire, con il pugnale alla guardia della spada nemica, e la vostra spada pronta à ferire, […] e se vedrete, che’l vostro nemico voglia ferirvi di punta nella faccia, parete con il taglio del pugnale, e ferite in un istesso tempo l’inimico nella spalla destra […]». Le parole del Giganti rispecchiano ciò che sta accadendo nell’immagine: due uomini armati entrambi di pugnale e spada, lottano tra loro. Lo spadaccino sulla destra para, con la lama del suo pugnale, il colpo inferto dalla spada del nemico; allo stesso tempo lo ferisce alla spalla destra, che sanguina copiosamente. L’autore precisa che però «non basta solo conoscer’ queste cose; ma bisogna ancor’ saperle mettere in effetto, cioè in un’istesso tempo star forte in guardia, con il piè destro innanzi, con il piè manco forte in terra sostentandovi tutta la vita, […] tenendo sempre la punta della vostra spada al viso, ò al petto delll’inimico, & il pugnale alto, à proportione della spada nemica, pendendo più tosto la vita indietro, che innanzi, stando con l’occhio vivo, e desto, con il cuore ardito, senza punto temere l’inimico». Le parole del Giganti risuonano come un inno al coraggio, al fidarsi del proprio corpo e al non temere i colpi dell’avversario. Infatti, continua, «Et se […] il vostro nemico venisse à tirarvi una punta, […] voi allhora parando con il taglio del pugnale, tarategli in un medesimo tempo una stoccata, che farete l’effetto della figura […]»


Bibliografia:
1) Giganti, Nicoletto, Scola, ouero teatro nel quale sono rappresentate diuerse maniere, e modi di parare e di ferire di spada sola, e di spade, e pugnale, in Venetia, appresso Gio. Antonio, & Giacomo de Franceschini, 1606 - (p. 53)

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