Descrizione:

Pur prediligendo l’uso di una spada di piccole dimensioni, l’autore prova, accompagnandosi con l’illustrazione in oggetto, a spiegare i vantaggi dell’utilizzo di una spada molto lunga, qualora il nemico avesse una spada di piccole dimensioni. Egli afferma infatti che «[…] assi comoelbuen Medico, queaunqueveeelenfermo […] sin ningunaesperanca de sanidad, no dexa de aplicarlealgunremedio […] alomensobiuaalgunosdias mas […] assi nuestro autor, como un buen Medico, no quisodexarimposibilitado de tener defensa al quetraxesse espada larga […]» cioè «così come un buon medico, che anche se vede i malati senza nessuna speranza di guarigione, non smette comunque di applicare qualche rimedio, così da far vivere loro un po’ più di giorni, allo stesso modo il nostro autore, come un buon medico, non ha voluto rendere impossibile la difesa di chi reca una spada lunga». Ecco che infatti, riferendosi all’immagine in figura in cui troviamo due spade orientate in maniera opposta, una più lunga dell’altra, l’autore riscontra che utilizzando una spada lunga lo spadaccino potrebbe sferrare dei colpi molto ravvicinati all’avversario.

Bibliografia:
1) Pacheco de Narváez, Luis, Libro de las grandezas de la espada, en que se declaran muchos secretos del que compuso el comendador Geronimo de Carrança ... Compuesto por D.Luys Pacheco de Naruaez, ..., en Madrid, por los heredos de Iuan. Iñiguez de Lequerica, 1600 - (cc. 55r-55v)

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