L'immagine descrive come ferire con colpo diretto al petto il nemico Turco. Il duello è sintetizzato in questa e nelle successive tre immagini attraverso una spada, precisamente uno stocco, e una scimitarra, tipica arma dell’Asia occidentale dalla lama curva e dalle linee che simulano l’andamento dei passi dello spadaccino.
Le direttive dell’autore su come eseguire questi colpi si ritrovano nella spada che nel pomo presenta la lettera maiuscola «D» di «diestro», cioè spadaccino. La scimitarra è posta in diagonale, con la punta orientata verso destra o sinistra. Sulla destra troviamo due circonferenze concentriche, che corrispondono al corpo del nemico «turco», le quali vengono trapassate dallo stocco del «diestro» in tutte le incisioni. Nelle quattro illustrazioni, sotto l’elsa della spada del «diestro», troviamo sempre delle linee rette o curve, in cui sono presenti le iscrizioni «PIEDER PIEIZQR», cioè piede destro e piede sinistro, che fanno riferimento alla posizione e al movimento sequenziale dei piedi che il «diestro» dovrà rispettare durante il duello per effettuare i vari colpi. Queste iscrizioni seguono un ordine scandito dalla successione di lettere maiuscole dell’alfabeto.

Nessuna immagine a confronto

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