Nella figura troviamo una simulazione di un duello di scherma, sintetizzato nella raffigurazione di due spade identiche accompagnate da alcune linee curve che simulano l’andamento dei passi dello spadaccino. Le direttive dell’autore su come eseguire questo colpo si ritrovano nella spada che nel pomo presenta la lettera maiuscola «D» di «diestro», cioè spadaccino: essa è posizionata in verticale con la punta rivolta verso l’alto. L’altra spada, che appartiene all’avversario, è posta più in alto, con la punta rivolta verso sinistra. Accanto l’elsa della spada del «diestro» e dell’avversario, troviamo una linea curva, che collega due punti, «A», «B» e «PIE» con «C», in cui sono presenti le iscrizioni «PIEDER PIEIZQR», cioè piede destro e piede sinistro, che fanno riferimento alla posizione dei piedi che il «diestro» e il suo avversario dovranno rispettare durante il duello. L’illustrazione mostra come il «diestro» debba posizionare la propria spada al di sopra di quella del nemico, nel momento in cui abbia intenzione di stringerlo in un angolo. L’incisione si ripete identica alla c. 195r.

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