Titolo Proprio: Lavorazione della Terra Sigillata
Autore: Ignoto
Soggetto: Lavorazione della Terra Sigillata
Collocazione: c. 125r
Classificazione: Medicina
IconClass: 25D24
Datazione Certa: 1536
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 6,3 x 5,2
Tag: argilla, ulcere, antidoto, gemme

L’incisione rappresenta la lavorazione della Terra Sigillata, detta anche Lemnia fragidos e Teumaco, ovvero una argilla medicinale chiamata anche Sigillo Marino o Sigillo di Lemno. A differenza dall’argilla comune non si attacca alle dita, è leggermente vischiosa e di colore rossastro ed è estratta dai terreni fangosi privi di alberi o pietre. Una volta liberata dalle impurità la si fa asciugare finché non diventa come cera e la si riduce in parti sigillate che si fanno essiccare all’ombra. Diverse sono le proprietà terapeutiche ad essa associate: ha un leggero effetto astringente; mescolata con aceto aiuta a cicatrizzare le ferite e a curare ulcere intestinali, anche se purulente; è applicata in forma di clistere per le lesioni interne; cura i morsi di animali velenosi e se bevuta insieme al bolo armeno e bacche di ginepro prima di una esposizione ai veleni ne previene il danno; assunta subito dopo l’ingestione del veleno provoca il vomito salvando dalla morte. Se polverizzata e posta su ferite sanguinanti blocca il sanguinamento e in caso di ustioni impedisce la formazione di cicatrici.
Immagine affine
Bibliografia:
1) Hortus sanitatis, quatuor libris hæc quæ snbsequuntur complectens. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus. De piscibus & natatilibus. De gemmis & in ueuius terræ nascentibus. Omnia castigatibus, quam hactenus uidere licuit, id quod aequus lector ex collatione facile peruidere poterit. Appositus est index, ..., Argentorati, per Mathiam Apiarium, 1536 - (cc. 125r-125v)
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