Titolo Proprio: Medaglia di Adriano con la dea Fortuna
Autore: Ignoto
Collocazione: p. 50
Classificazione: Arti liberali e varie
IconClass: 48C26
Datazione Certa: 1615
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 3,5 x 3,5
Tag: medaglia, dea, Fortuna, Adriano
L'immagine rappresenta il verso di una medaglia di Adriano in rame. L'autore la inserisce nell'opera per spiegare che nel Lettisternio, un rito romano per il quale si collocavano statuette delle divinità sui lettini come in un convito, anche le figure femminili erano in posizione recumbente (cioè distese su un fianco) cosa non abituale nei conviti pubblici con uomini e donne, dove si preferiva che solo l'uomo fosse disteso, mentre la donna seduta. Ancora l'autore Ottaviano Rabasco cita un testo di Sebastiano Erizzo sulle medaglie in cui questa e la precedente medaglia presente nel volume sono descritte. Nel libro in questione, Discorso di M. Sebastiano Erizzo sopra le medaglie de gli antichi ... (Venezia 1568), si dice che il verso della medaglia presenta una bellissima figura femminile «giacente, con un timone a' piedi, e giace come in uno lettisternio» e aggiunge «Questa è la Dea Fortuna, cioè fatta per la Fortuna di Adriano; e penso che sia la statua di quella Fortuna aurea, che in camera de gli Imperatori si soleva riponere, mentre che viveno, e che reggevano l'Imperio, come per loro Fortuna» (p. 361). Alla descrizione di Erizzo corrisponde anche un'immagine della medaglia, dalla quale, evidentemente, deriva quella qui presentata. La descrizione della medaglia si trova anche nell'Iconologia del Ripa, del quale, come dell'opera di Sebastiano Erizzo, il duca possedeva un esemplare (Sebastiano Erizzo, Discorso di M. Sebastiano Erizzo sopra le medaglie de gli antichi ..., Venezia 1568, BUA I e 10; Cesare Ripa, Della nouissima iconologia di Cesare Ripa perugino..., Padova 1625, BUA M h 12).
Bibliografia:
1) Erizzo, Sebastiano, Discorso di m. Sebastiano Erizzo, sopra le medaglie de gli antichi. Con la particolar dichiaratione di esse medaglie: nellaquale [!] oltre all'istoria de gli imperadori romani, si contengono le imagini delle deità de i gentili, con le loro allegorie; & insieme vna varia & piena cognitione delle antichità, in Vinegia, appresso Giouanni Varisco, et compagni, 1568 - (p. 361)
2) Ripa, Cesare, Della nouissima iconologia di Cesare Ripa perugino caualier de ss. Mauritio, & Lazzaro. Parte prima [-terza] ... Ampliata in quest'ultima editione non solo dallo stesso auttore ... ma ancora arrichita ... dal sig. Gio. Zaratino Castellini romano, in Padoua, per Pietro Paolo Tozzi, 1625 - (p. 257)
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